Inauguro questa sezione di “psiconews” partendo da una parola che mi ha sempre affascinato: suggestione. Dal latino suggestio, “suggerimento”, indica un fenomeno difficile da spiegare a parole, perché sfrutta il canale visivo e la potenza delle immagini.
Ci provo lo stesso, perché è stata proprio una suggestione generata da parole a farmi comprendere a fondo il significato di un concetto fondamentale per il mio lavoro di psicologa e psicoterapeuta: la tendenza attualizzante. È stato Carl Rogers a fornirmi questa suggestione, quando racconta le sue riflessioni innanzi alla visione di un’alga marina sulla costa settentrionale della California. Egli osservò come, nonostante le onde violente del mare continuassero ad infrangersi contro l'alga, quest’ultima, dal canto suo, continuava imperterrita a resistere ed andare avanti in un ambiente difficile ed insidioso. In quell'alga Rogers rivide l’immagine della tenacia e la persistenza alla vita, la capacità di resistere e sopravvivere in condizioni ostili e la forza di adattamento, sviluppo e realizzazione di sé stessi. In questa descrizione ho ritrovato chiaramente il concetto di tendenza attualizzante, vale a dire la capacità reale e profonda delle persone di andare avanti e trovare una loro via anche quando sembra estremamente difficoltosa o addirittura impossibile. Rogers suggerisce infatti che «la vita è un processo attivo, non passivo. Sia che l’ambiente sia favorevole o sfavorevole, è certo che l’organismo è teso ad assumere comportamenti tali da mantenere, migliorare e riprodurre sé stesso. È questa la natura propria del processo che chiamiamo vita (…), è questa tendenza, diretta verso qualcosa che è fondamentale, secondo me, che deve essere tenuta presente ogni volta che parliamo di ciò che “motiva” nel senso più profondo, il comportamento degli organismi. Questa tendenza è operante in tutti gli organismi ed in ogni momento; infatti è solamente la presenza o l’assenza di questo processo direzionale totale che ci dà la possibilità di dire se un dato organismo è vivo o morto». Il concetto di tendenza attualizzante rappresenta quindi una speranza per ognuno, nonostante i “giri” complessi dell’esistenza. Perché in ognuno c’è una spinta alla vita e alla progressione positiva. Non solo. La tendenza attualizzante si lega indissolubilmente anche al rispetto del modo di essere di ogni singolo individuo e delle sue specificità. Questo legame mi è apparso chiaro durante il lavoro con i miei Clienti: fornendo loro le migliori condizioni di crescita, rispettando il loro volere e il loro modo d’essere, ho osservato limpidi movimenti verso le esperienze che portano la persona ad intraprendere o a scegliere una strada. Ho appreso che ogni progresso, seppur in apparenza piccolo, assume in realtà una valenza straordinaria per la persona che lo vive se si avvicina ai propri bisogni e a quel senso di comodità con la realtà che ci porta ad esclamare: «questo era proprio quello che volevo!». Piccoli passi e piccoli progressi ma in linea con il nostro sentire e la nostra natura. È questo quindi il senso della tendenza attualizzante. Perché quando ad una persona viene fornita l’opportunità di osservare meglio sé stessa e le sue potenzialità, allora succede che smette di accontentarsi e tende a raggiungere la sua parte più complessa e soddisfacente. Un’altra suggestione di Rogers mi viene in mente a tal proposito: alcune patate dimenticate in uno scantinato riuscirono a far nascere dei piccoli germogli che tendevano verso l’unica fonte di luce data da una piccola finestra in alto. Quei germogli protesi verso la luce rappresentano chiaramente il senso di una vita tesa al divenire. Rappresentano, con un'altra suggestione, la tendenza attualizzante. Non sarebbero mai diventati piante verdi e rigogliose di patate, ma avevano lottato per far nascere qualcosa dentro di loro! Hanno cercato un’opportunità. E la psicoterapia può essere quell'opportunità! Dott.ssa Carmen Furci, Firenze "Nella vita non bisogna mai rassegnarsi, arrendersi alla mediocrità, bensì uscire da quella zona grigia in cui tutto è abitudine e rassegnazione passiva, bisogna coltivare il coraggio di ribellarsi". Rita Levi Montalcini
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